L'importante manifestazione, organizzata dal Comando Truppe Alpine di Bolzano, si svolge da 84 anni.
Nel 1931 lo Stato Maggiore dell'Esercito fu sollecitato alla ripresa di una manifestazione sciistica militare che consentisse, attraverso un confronto agonistico tra i migliori sciatori addestrati dalle unità alpine, una periodica valutazione dei progressi conseguiti in questo campo. L'Ispettorato delle Truppe Alpine decise di organizzare al Passo del Tonale dal 6 al 10 marzo del 1931, con la collaborazione del 5° reggimento alpini, le prime gare interreggimentali di sci delle Truppe Alpine.
I Campionati, pur con diverse denominazioni e interruzioni imposte dagli eventi bellici, hanno assunto interesse e prestigio crescenti. Dal 1979 hanno acquisito una dimensione internazionale poiché vi partecipano anche soldati della montagna appartenenti a Paesi Amici ed Alleati.
Etichettati giornalisticamente come "Olimpiade invernale in grigioverde", i Campionati Sciistici delle Truppe Alpine coniugano in maniera perfetta ed esaltano diversi aspetti che sono alla base dell'esistenza delle truppe alpine: addestramento, professionalità e collegamento con la realtà sociale. In effetti, il termine "Campionato" tradisce il significato dei Ca.STA (denominazione assunta nel 1977), in quanto i valori sportivi interessano solo marginalmente.
Scopo primario è invece la verifica del livello addestrativo raggiunto dai reparti nel corso dell'attività invernale, con particolare riguardo alla capacità di sopravvivenza, alla mobilità ed efficienza operativa in ambiente innevato. Ed il "test" è altamente significativo in considerazione dell'alto numero di uomini che vengono impegnati nelle gare e nelle strutture di supporto tecnico-logistico.
Le competizioni a carattere tipicamente sportivo, comunque, mettono in evidenza individualità di alto livello, in quanto fra le "penne nere" sono non pochi i classificati FISI. Ma questo non altera il senso dei Campionati Sciistici delle Truppe Alpine: l'agonismo è la molla fondamentale per formare il combattente individuale e renderlo idoneo ad operare nelle più avverse condizioni ambientali.
Sempre e comunque sport di massa. In questo senso, i Campionati delle Truppe Alpine piacerebbero certamente a De Coubertin, perché traducono alla lettera i postulati (oggi inevitabil-mente condizionati dalle strategie di mercato degli "sponsor") dei moderni giochi olimpici. Per le Truppe Alpine "importante è partecipare", nel senso più schietto del termine e sul podio si sale "per l'onor del batajon".
Le gare, che si svolgono durante i Campionati Sciistici delle Truppe Alpine, offrono sicuri momenti entusiasmanti sotto ogni punto di vista. Giornate di "battaglie", che vengono combattute lealmente ed esaltate dallo spirito di Corpo e dall'emulazione che nasce spontaneamente tra i reparti alpini. Sono confronti durissimi sia nelle prove individuali, finalizzate a perfezionare le tecniche e l'abilità nel tiro, sia nelle prove collettive di pattuglia e plotone tendenti a verificare il livello addestrativo di minori unità nel campo tecnico-sciistico e tecnico-tattico.
Assistendo alle gare, appare evidente come esse costituiscano uno dei mezzi, peraltro tra i più efficaci, per rafforzare la coesione dei reparti attraverso il lavoro comune.
La vittoria non è quindi soltanto affermazione individuale, ma il risultato di una preparazione collettiva.